Occhi che lacrimano, naso gocciolante, congiuntiviti, starnuti, cefalee e, in alcuni casi, asma: la primavera è iniziata alle 11,28 di oggi e con lei, complice il caldo delle ultime settimane, molti cominciano a soffrire di allergia.
Di “febbre da fieno”, che febbre non è quasi mai, soffre un italiano su cinque, l’asma ne è un’aggravante per il 3,6% e, come attestato da diverse ricerche, i dati sono in aumento soprattutto tra i più giovani.
Per la metà dei soggetti allergici i responsabili sono i pollini, tra cui, in ordine di tempo, quelli delle graminacee, che compaiono tra marzo e aprile e toccano il loro picco a ridosso dell’estate, della parietaria, presente ovunque, della betulla, dell’ontano, del pioppo, con la sua quasi poetica neve vegetale, e di nuovi “ intrusi” che ci hanno regalato le mutate condizioni climatiche.
Se pur complicato, è importante cercare di evitarne o limitarne il più possibile il contatto, quindi:
- No alle gite fuori porta durante le fioriture
- Tenere le finestre chiuse e limitare le attività all’aperto, soprattutto tra le 10 e le 16
- Non stendere “fuori” lenzuola e indumenti personali
- Fare una doccia e cambiarsi quando si torna a casa
- Ricordare che la concentrazione dei pollini è più alta nelle giornate soleggiate e ventose.
- Ricorrere all’aspirapolvere, un ottimo alleato per rimuovere polveri ricche di allergeni
- Usare una mascherina nelle situazioni più “a rischio”, in scooter e in bicicletta, può aiutare
- Utile anche consultare il bollettino dei pollini
A parte il vaccino, a cui, però, bisogna pensare in autunno, le terapie tradizionali prevedono l’uso di antistaminici, antileucotrienici e cortisonici, tutti farmaci che i soggetti allergici conoscono bene.
A questi si aggiungono prodotti di più recente formulazione, ma se i loro benefici sono inizialmente evidenti, va detto che, progressivamente, andranno attenuandosi perché l’organismo tende ad assuefarsi alle sostanze.
Tra i fitoterapici che possono aiutare ci sono i cosiddetti adattogeni, come il Ginko Biloba, la Rodiola, il Guaranà e l’Eleuterococco, mentre l’omeopatia consiglia Allum Cepa, in caso di starnuti e naso che cola, Ipeca, per la tosse, ed Euphrasia, quando il problema è l’eccessiva lacrimazione.