Uno degli effetti collaterali dell’esposizione solare, l’eritema è diventato particolarmente frequente da quando l’abbronzatura è diventato un irrinunciabile attributo estivo.
Fino ai primi del ‘900, infatti, l’abbronzatura era considerata sconveniente: la pelle chiara era simbolo di bellezza e di benessere economico, visto che l’epidermide scura identificava le classi meno abbienti, i contadini e tutti coloro che dovevano lavorare all’aperto.
Sdoganata da Coco Chanel, diventa un imperativo intorno agli anni ‘60, raggiungendo il culmine della sua popolarità, che continua tuttora, tra la fine degli anni ’80 e i ’90.
L’inseguimento della tintarella a tutti i costi ha, però, causato un aumento esponenziale dei disturbi provocati dalle radiazioni.
L’ERITEMA
Ha ben poco a che vedere con l’abbronzatura ed è un’infiammazione della pelle provocata dai raggi UVB che raggiunge il culmine in breve tempo e, se molto intensa, può compromettere anche il processo di pigmentazione.
Sostanzialmente è il segnale di allarme con cui la pelle ci comunica di sospendere l’esposizione al sole e si manifesta con rossore, prurito, sensazione di calore e, talvolta, vescicole e bolle come nelle scottature.
Talvolta, si manifesta anche dopo esposizioni brevissime, soprattutto se la pelle è molto chiara o sensibile, come, ad esempio, quella dei bambini.
CHE FARE
Se prevenire è fondamentale, con protezioni adeguate, esposizioni graduali ed evitando le ore centrali della giornata, quando insorge dovete evitare completamente il sole finché la pelle è infiammata.
Alle prime avvisaglie, fate una doccia fresca e utilizzate una crema idratante ipoallergenica per lenire la pelle e prevenirne la desquamazione.
Anche le vitamine C ed E aiutano a limitare i danni superficiali, mentre l’ibuprofene, da prendere al manifestarsi dell’eritema e per 48 ore, può essere utile per contrastare l’infiammazione e ridurre i rischi di danni alla pelle.
Indispensabile, inoltre, bere molta acqua per reidratarsi.
Nella maggior parte dei casi l’eritema è curabile a casa, ma se la zona infiammata è molto estesa, se compaiono bolle e dolori o in presenza di febbre e brividi è indispensabile rivolgersi al servizio medico.